Quando pensiamo alla provincia di Trapani la nostra mente va subito a Marsala, con le sue splendide Saline che scaldano il cuore all’ora del tramonto, oppure a San Vito Lo Capo, alla Riserva dello Zingaro oppure ancora a Erice. Sono, questi, luoghi molto suggestivi e di sicuro impatto, da sempre mete in grado di attirare il turismo non solo locale, ma anche nazionale e persino internazionale.

Ma come in ogni altra parte del mondo, a pochi chilometri di distanza dai centri nevralgici del turismo di massa si celano spesso delle meraviglie poco conosciute e distanti dalle attenzioni delle guide e dei tour operator.

Appena qualche settimana fa ho avuto la possibilità di prendere parte, insieme ad altri “colleghi” content creator e travelblogger, ad un tour nel cuore dell’entroterra belicino, ospite della Rotta dei Fenici e di Hidden Mediterranean.

Ma che cos’è questo Hidden Mediterranean? Letteralmente “Mediterraneo nascosto”, è una piattaforma online dedicata proprio a quegli itinerari meno battuti e lontani dalle dinamiche del turismo di massa, che intende promuovere al contrario una forma di turismo più lento e sicuramente più sostenibile.

Questo che stai leggendo è solo un articolo introduttivo dedicato alla splendida esperienza che ho avuto la possibilità di vivere, andando alla scoperta di alcune incantevoli località sconosciute persino a me che qui, nella Valle del Belìce, ci sono nato e cresciuto, prima di lasciare la Sicilia per andare a costruire un futuro altrove.

Su Instagram trovi il primo di una serie di post dedicato alla #ViaSelinuntina, l’itinerario siciliano che fa parte della piattaforma realizzata nell’ambito del progetto CROSSDEV, di cui il tour cui ho preso parte è solo l’atto conclusivo. Continua a seguire questo sito e la pagina Instagram per non perdere nemmeno un momento del mio racconto.

Nelle foto qui sotto alcune delle tappe della prima delle tre giornate in cui si è articolato il tour: la Fondazione Orestiadi e il suo Museo delle Trame Mediterranee, a Gibellina, il quartiere saraceno di Sambuca di Sicilia, il panorama unico e mozzafiato della Valle del Belìce e il Cretto di Burri.